giovedì 4 gennaio 2018


Ieri, durante la "consueta" lettura serale della Fenomenologia dello spirito, tra le pagine de Il formalismo schematico e Il sapere speculativo, con grande sorpresa è riemerso un segnalibro particolare: un MINIASSEGNO del 1977.
Posizione nel libro casuale ma significativa, considerato il carattere speculativo (ma non in senso filosofico) che nella sostanza assunse questa forma di pagamento.

"I miniassegni circolarono in Italia alla fine degli anni settanta in sostituzione degli spiccioli che in quel periodo scarseggiavano e che fino ad allora erano stati sostituiti da caramelle, francobolli, gettoni telefonici e in alcune città anche biglietti di trasporto pubblico
...
Fu una vera e propria invasione. Ne circolarono 835 tipi diversi, emessi da una sessantina di banche, per un ammontare stimato in oltre 200 miliardi di lire e probabilmente fu un affare per le banche, dato che moltissimi di questi pezzetti di carta andarono distrutti, anche a causa della pessima qualità della carta, o finirono in mano ai collezionisti o ancora dimenticati in qualche cassetto", o tra le pagine di qualche libro, aggiungiamo noi.




Archivio Luciano

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